Nell’Antichità greca i legami tra popolazioni e Natura sono molto stretti.
Le piante sono portatrice di un vasto mondo simbolico.
Nella religione greca i dei sono protettori della vegetazione: Demetra è dea del grano e della fertilità ma anche dell’agricoltura, Persefone porta con lei il rinnovo della Natura alla primavera, Dioniso è dio della vite e del vino.
Durante i culti che scandiscono la vita religiosa e spirituali degli antichi greci, la pratica dei sacrifici non sanguinosi costituiti da doni di fiori, frutta e piante o di libazione di vino e olio è frequente.
L’ambientazione olfattiva sembra essere un elemento importante del rito, che sia domestico o che si tratta di feste più importante. La vegetazione si mostra nel suo ruolo di mediatrice tra il mondo dei mortali e degli immortali sotto la forma di corone, collane o ghirlande di fiori.
Le piante si trovano investito di proprietà magiche e soprannaturale alimentati con le sfere divine con poteri che mettono in luce la potenzialità magica della Natura.
“Collana di Fiori-Dono alla dea Persefone”, esprime quest’idea che la natura nella sua bellezza diventa un legame, un modo di comunicare e ringraziare la divinità Persefone che ogni anno ritorna dall’inferno per annunciare la primavera, un modo per rinascere e risplendere e uscire dal torpore.
La collana è composta da un lungo filo di carta fatto a catena, a nodi, con la tecnica dell’uncinetto. Dei fiori di carta scandiscono la collana di nodi.