Il riscatto dei materiali e delle forme dismesse
Mostra collettiva nell’Antico Oratorio della Passione di S. Ambrogio contro lo spreco della prodigalità
Nei giorni dal 14 al 19 maggio 2013 nell’Antico Oratorio della Passione di S. Ambrogio ci sarà una mostra che raccoglie le esperienze creative di un gruppo di artiste che si sono ritrovate sulla stessa strada nonostante la cifra espressiva decisamente diversa. In comune hanno tutte un modo particolare di osservare le cose della realtà, soprattutto quelle che tendono a nascondersi o a non trovare uno scopo d’uso, avendolo perso dentro il grande e frettoloso consumo di forme e materiali imposto dalla società. Alla rapida e disordinata consunzione dei materiali, dai più ordinari a quelli che mantengono una certa preziosità, hanno saputo contrapporre l’indole, tutta femminile, del discernere, con pacata riflessione, quanto ancora di ammirevole e di fascinoso sopravvive nelle pieghe e nei risvolti degli oggetti e dei materiali destinati al macero o all’oblio, come ad esempio le cimase e i piccoli frammenti del taglio dei tessuti, oppure i tappi di sughero e di plastica delle bottiglie, le confezioni degli alimenti, i detriti rigettati dal mare sulle battigie, i ferri arrugginiti delle discariche, il legno e la carta da macero. Dall’oggetto più derelitto ma prediletto anche in ragione di una comune sensibilità ecologica, le artiste hanno saputo ricreare, quasi risuscitando in nuove forme, ciò che il frenetico e nevrotico consumismo destina con ingorda voracità alla morte. Una necessità nella loro ricerca che suggerisce nuovi stili di vita.