Mezzo Minuto di Raccoglimento XII Edizione
Laetitia Autrand è un’artista francese originaria di Tolone che da molti anni vive e lavora in Italia. Nella sua attività un ruolo centrale sicuramente è svolto dalla Natura ma anche dall’Arte stessa sentita come “bolla interiore, rifugio e intimo confronto con la realtà”. L’opera che rappresenta in questa occasione è formata da una successione di strisce bianche larghe 15 cm appese ad un filo alto di 2,50 metri, quasi fossero la pellicola di un film con elementi ripetitivi al vertice.
Sala Mercanti Madonna dell’Orto Cannaregio, Laetitia Autrand, mostra pittura a Milano, Mezzo Minuti di Raccoglimento,
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Panni Stesi

Mezzo Minuto di Raccoglimento (XII Edizione)

Sala Mercanti-Madonna dell’Orto-Cannaregio 3512-VENEZIA

Panni Stesi

La vita è un sogno? Un sogno creatore?

Forse mai come in questi tempi lo si può affermare sulla scia del barocco Pedro Calderon de la Barca e della filosofa Maria Zambrano. Siamo sempre sul set di un sogno che si rinvia e si rispecchia nei narcisistici post dei social, evidenti sostituti sacrali di atti simbolici che richiamano lo stendere i propri panni, in casa o all’aperto, come sintomo di esternazione di segreti e confessioni Urbis et Orbis.

I panni stesi, in tal senso, simboleggiano un segreto venuto allo scoperto e reso visibile dentro quel “cervello planetario” che, come ha profetizzato lo scienziato Carlo Rubbia, tende sempre più a realizzarsi grazie alla somma delle interconnessioni assai accelerate di ragioni ed emozioni.

Lo scenario del sogno costante, ad occhi chiusi o aperti, è ancor più rivelatore se si tiene conto del valore simbolico dei panni stesi.

I panni possono sempre rappresentare la nostra vita e la nostra condizione attuale. Se il contesto in cui ognuno vive il suo sogno è sereno, luminoso e tranquillo, i panni rappresentano il desiderio di esternare la propria forza, pace o soddisfazione. Il sogno ad occhi aperti può inoltre simboleggiare la volontà di rinnovarsi e rigenerarsi perché parte dal desiderio di cambiamento e di “pulizia”. E qui l’elenco delle possibilità diventa ampio perché tocca molte sfere della nostra esistenza.

Non è forse vero che la stesura dei panni richiama significati pertinenti alla psiche profonda o all’epidermide dell’esistenza che si mostra senza alcun significato se non quello del vero atto di mostrarsi? Nel grande goldoniano teatro della vita possiamo così essere fruitori passivi dei sogni altrui o protagonisti di molti risvegli, sognando.

Interessante però ai fini di questa disanima è la provocazione che ci giunge da un gruppo di artiste da anni partecipi delle ricerche di Mezzo Minuti di Raccoglimento, che si è cimentato con questo tema, indagando con i propri mezzi espressivi sul valore sacro del pudore pubblico e privato.

Laetitia Autrand è un’artista francese originaria di Tolone che da molti anni vive e lavora in Italia. Nella sua attività un ruolo centrale sicuramente è svolto dalla Natura ma anche dall’Arte stessa sentita come “bolla interiore, rifugio e intimo confronto con la realtà”. L’opera che rappresenta in questa occasione è formata da una successione di strisce bianche larghe 15 cm appese ad un filo alto di 2,50 metri, quasi fossero la pellicola di un film con elementi ripetitivi al vertice. Evidente l’allusione al valore di ogni singola idea e al suo insieme: 17 strisce di tessuto che potrebbero virtualmente moltiplicarsi all’infinito. Bellezza della Natura nelle sue svariate efflorescenze e presenze di esseri viventi che reclamano diritti che gli umani devono impellentemente percepire e capire. In queste strisce non manca il richiamo al potere della parola, dell’arte e di tutte le realtà appese al filo di Arianna dentro al labirinto della vita.

 

Cosimo Mero

Inaugurazione 15 al 23 aprile ore 18:00 Sala Mercanti – Madonna dell’Orto. Cannaregio 3512 – Venezia

Per informazioni: +39 339 87 47 068

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2023
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Laetitia Autrand, Panni Stesi