Mezzo Minuto di raccoglimento VI edizione
Eccezionalmente inserita in una più ampia cornice di eventi legati all'EXPO, la mostra collettiva "Mezzo minuto di raccoglimento" VI edizione, che avrà luogo nell'Antico Oratorio della Passione di S. Ambrogio dall'1 al 10 maggio 2015, quest'anno - dopo quello della prodigalità consumistica degli oggetti e del tempo - si misura con un altro grande tema: come ci si alimenta? Nell'inevitabile baccano del mondo, che accompagna ogni grande evento, otto artiste, offriranno un "cucchiaino" del loro antidoto contro le grandi abbuffate, soprattutto retoriche, del nutrire il pianeta.
Mezzo minuto di raccoglimento, eventi legati all'EXPO, mostra collettiva Milano, Antico Oratorio della Passione di S. Ambrogio Milano, Laetitia Autrand, arte con Materiali destinati al macero,
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Mezzo Minuto di raccoglimento VI edizione

Fino all’ultimo anello della catena

 

Eccezionalmente inserita in una più ampia cornice di eventi legati all’EXPO, la mostra collettiva “Mezzo minuto di raccoglimento” VI edizione, che avrà luogo nell’Antico Oratorio della Passione di S. Ambrogio dall’1 al 10 maggio 2015, quest’anno – dopo quello della prodigalità consumistica degli oggetti e del tempo – si misura con un altro grande tema: come ci si alimenta? Nell’inevitabile baccano del mondo, che accompagna ogni grande evento, otto artiste, offriranno un “cucchiaino” del loro antidoto contro le grandi abbuffate, soprattutto retoriche, del nutrire il pianeta. Concetto di per sé arduo e sibillino che ambiguamente pone in essere l’inizio e la fine della cosiddetta catena alimentare: quella serie di elementi e di organismi ciascuno dei quali si serve di ciò che lo precede per essere preda di quanto lo segue. Avviluppato da molte reti reali e virtuali, il nostro pianeta, e con esso il portentoso milleforme organismo vivente che lo anima, offre all’uomo molte possibilità nutritive ma entro sempre più limitate risorse e nuove paure. L’ancestrale terrore per la natura selvaggia, “dove le belve voraci si aggirano per le ombrose vallate” oggi invece è suscitato dall’eccessiva subordinazione e riduzione di ogni cosa a fonte di sfruttamento che non solo tocca oramai il discrimine ultimo che precede la catastrofe, ma ancor peggio la profanazione e dissacrazione della Natura che è “un tempio dove incerte parole/ mormorano pilastri che son vivi” e che “Come echi che a lungo e da lontano / tendono a un’unità profonda e buia”  (Baudelaire).

La poesia, l’arte e il pensiero si son sempre spinte fin laddove la Natura incute spavento e non tanto perché in essa vivono le bestie “voraci” e gli ignoti paesaggi, ma perché in essa può capitare all’uomo, che Novalis ben definisce  “maestoso viandante con gli occhi ricolmi di sensi profondi”, d’imbattersi in qualcosa di veramente misterioso. Grandioso il costante compito dell’arte e della poesia: salvare sempre e comunque il mondo. Nutrirlo di nuova fede, speranza e nuove ragioni. Non dimentichiamo:

“Il tessuto del mondo è un intreccio di casualità e necessità. Tra questi due estremi sta la ragione dell’uomo”. La citazione, tratta dal “Wilhelm Meister” di Goethe ci ribadisce questa   urgente missione etica ed estetica: impedire che casualità insensata degli eventi naturali e smodate necessità distruggano il mondo.

Le artiste di “Mezzo minuto di raccoglimento”, Laetitia Autrand, Manù Brunello, Dafna Cohen,  Roberta Conigliaro, Camille Lesourd, Clara Luminoso, Mami Kawai, Paola Pietrogrande, inoltre, si misureranno quest’anno con un’altra grande iniziativa che animerà lo spazio dell’Antico Oratorio della Passione per i mesi da maggio a settembre: il Milan Wine Garden. L’idea parte da due importanti fatti storici pertinenti al settore: la vigna che Leonardo da Vinci coltivò a Milano, ritornata in vita per EXPO grazie ad un lavoro di “ri-viticultura archeologica”, e il vino che si mesceva nell’Antico Oratorio della Passione nella seconda metà del secolo XIX! Niente di meglio, dunque, che cogliere queste due importanti memorie per una piacevole rivisitazione storica del nostro Bacco: divinità sì contraddittoria e complessa ma che, come troviamo in Euripide, “ha donato ai mortali la vite che placa gli affanni”. Nella moderazione dell’assaggio centellinato il nettare di Bacco è bevanda che prepara all’unità e alla comunione col divino. Non a caso Platone, sulla scorta degli insegnamenti del pitagorico Archita di Taranto e di Socrate, indicò nelle moderate libagioni di vino la premessa adeguata per ogni seria meditazione estetica e filosofica proprio come accadrà ai partecipanti di Mezzo minuto di raccoglimento.

Cosimo Mero

Category
2015
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