Laetitia Autrand
Originaria di Tolone, da anni anni vive in Italia perseguendo la sua attività di artista. Se i giochi illusionistici, il grandioso, la teatralità, l’esuberanza, il desiderio di stupire, sono tra le caratteristiche estreme che qualificano, dice Laetitia, il barocco al fine di suscitare stupore, ben diverso invece risulta il suo punto di partenza: “Per me non è stato affatto facile allinearmi a questo concetto, trovandomi in un momento di ricerca espressiva e formale tutta volta verso l’essenzialità pura. Ho trovato, tuttavia, doppiamente affascinante e stimolante cimentarmi con le tendenze barocche che si ripresentano nei nostri tempi. Ho riscoperto così il gusto per la teatralità presente nella rappresentazione dei movimenti della scultura barocca, l’associazione della musica di corte alla danza e alla recitazione, e tutte quelle espressioni di un mondo raffinato e nello stesso tempo pieno di enfasi fino all’eccesso“. E da qui l’attenzione dell’artista per le linee curve, serpentine, le spirali dell’architettura, e tante altre caratteristiche barocche che hanno così catturato il suo interesse per la “meraviglia” che ha voluto riprodurre senza però rinunciare ad una coerente visione minimalista.
Cosimo Mero